Ridotta variabilità della frequenza cardiaca tra i giovani con diabete mellito di tipo 1
Sono stati confrontati i parametri di variabilità della frequenza cardiaca ( HRV ) in giovani con e senza diabete di tipo 1 e sono stati studiati i fattori che potenzialmente contribuiscono ad avere una frequenza cardiaca alterata.
I parametri di variabilità della frequenza cardiaca sono stati misurati tra i 354 giovani con diabete di tipo 1 ( età media 18.8 anni, durata del diabete 9.8 anni, ed emoglobina glicata [ HbA1c ] media 8.9% ) e 176 giovani senza diabete ( età media 19.2 anni ) che stavano partecipando allo studio SEARCH CVD.
Rispetto ai soggetti di controllo, nei giovani con diabete di tipo 1 la variabilità della frequenza cardiaca complessiva si era ridotta ( SDNN, deviazione standard di intervalli NN, inferiore di 10.09 ms ) così come i marcatori di perdita parasimpatica ( radice quadratica media della successiva differenza di intervalli NN, RMSSD, ridotta di 13.5 ms e potenza ad alta frequenza ridotta di 5.2 unità normalizzate n.u. ) con esclusione del sistema simpatico ( potenza a bassa frequenza aumentata di 5.2 n.u. ), indipendentemente da fattori di rischio cardiovascolare demografici, antropometrici e tradizionali.
L'età avanzata, il sesso femminile, più elevati livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi e la presenza di microalbuminuria erano associati in maniera indipendente con più bassa variabilità della frequenza cardiaca, ma non hanno spiegato le differenze osservate tra i giovani con e senza diabete.
I giovani con diabete di tipo 1 e livelli di emoglobina glicata maggiori o uguali al 7.5% hanno avuto parametri di variabilità della frequenza cardiaca significativamente peggiori rispetto ai soggetti di controllo; tuttavia, nei giovani con controllo ottimale della glicemia ( A1C minore di 7.5% ), i parametri di variabilità della frequenza cardiaca non sono risultati differenti in modo significativo dai soggetti di controllo.
In conclusione, i giovani con diabete mellito di tipo 1 hanno segni di neuropatia autonomica cardiaca precoce: ridotta variabilità della frequenza cardiaca globale e perdita del parasimpatico con esclusione del simpatico.
Il fattore principale per l’insorgenza di queste anomalie subcliniche sembra essere l’iperglicemia. ( Xagena2013 )
Jaiswal M et al, Diabetes Care 2013; 36: 157-162
Endo2013 Cardio2013
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